YouTube nuovo abbonamento nel cassetto: di cosa si tratta

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Una delle piattaforme che maggiormente hanno scritto la storia d’internet nel corso degli ultimi decenni, risponde inevitabilmente a YouTube.

YouTube nuovo abbonamento nel cassetto: di cosa si tratta. Milioni e milioni di utenti hanno provato almeno una volta nella loro vita a caricare un video, tanti solo per gioco, altri per provare a diventare famosi. Azzeccare il format, è un po’ come vincere al Superenalotto ma tante aziende hanno tentato la carta del video di YouTube per interagire con gli utenti. Tra queste molte piattaforme di slot affidabili ma anche aziende di videogiochi, siti di finanza e persino di medicina.

L’industria dello streaming investita da una rivoluzione

Gli appassionati di tecnologia e d’internet sanno perfettamente come il 2022 si possa definire un vero e proprio anno da ricordare. Il motivo è legato al fatto che, nel caso dell’industria dello streaming, la rivoluzione che ha preso piede è notevole. Il grado di maturità raggiunto è molto alto e, ormai, si sta delineando sempre di più una regola ben precisa e insindacabile. Ovvero, tutti coloro che vogliono dei contenuti di qualità, devono necessariamente pagare.

YouTube nuovo abbonamento nel cassetto: di cosa si tratta
YouTube nuovo abbonamento nel cassetto: di cosa si tratta

Alla fine, ha dovuto ammetterlo anche Netflix, che offre anche i videogiochi, anche se tanti utenti non se ne sono accorti, ma che sta provvedendo allo sviluppo di un nuovo piano di abbonamento meno costoso, ma potendo contare sul supporto della pubblicità. La stessa ammissione era arrivata poco tempo prima anche da Disney+, che ha da poco comunicato un notevole incremento dei costi e, di conseguenza, gli utenti potranno scegliere tra il piano con pubblicità, che avrà il medesimo prezzo di quello attuale, e quello senza pubblicità, che però avrà un costo nettamente superiore.

YouTube nuovo abbonamento nel cassetto: di cosa si tratta. E pure YouTube pare che stia per fare un importante passo proprio in tale direzione, stando alle indiscrezioni che sono state diffuse dal The Wall Street Journal.

YouTube nuovo abbonamento nel cassetto: di cosa si tratta

Stando al ben noto quotidiano americano, YouTube sta pensando di proporre, a breve, una nuova tipologia di piano di abbonamento, che chiaramente si potrà considerare un’ulteriore soluzione per gli utenti, visto che andrà ad affiancarsi a YouTube TV, che è stata lanciata solo sul mercato a stelle e strisce, e a YouTube Premium, che è stata proposta pure sul mercato nostrano.

Ebbene, a quanto pare YouTube ha deciso di lanciare una versione di piano di abbonamento molto differente rispetto a quella lanciata da Netflix e dagli altri competitor principali. In effetti, presenterà degli aspetti in comune con Twitch, ovvero un altro colosso che opera nell’industria dello streaming e che viene trattato fin troppo superficialmente a volte.

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La novità proposta da YouTube: ecco Channel Store

Si chiamerà, a quanto sembra dalle indiscrezioni che stanno continuando a circolare “Channel Store”. Come si può facilmente intuire da tale denominazione, si tratta di una soluzione che metterà gli utenti in condizione di poter sottoscrivere un piano di abbonamenti ai singoli canali.

È chiaro che, per il momento, si ignorano le caratteristiche di YouTube Channel Store. Ci si può basare unicamente sulle varie indiscrezioni che sono state diffuse dal The Wall Street Journal, che ha di fatto citata una fonte, che pare ben informata, ma che al contempo ha voluto restare anonima.

YouTube nuovo abbonamento nel cassetto: di cosa si tratta. Per il momento, il colosso dello streaming, che sta testando le pubblicità anche nei clip di Shorts, ha deciso di non commentare in alcun modo tali rumors. Il nuovo Channel Store, quindi, dovrebbe corrispondere, in sostanza, a un vero e proprio shop online di canali. Al suo interno, gli utenti avranno la possibilità di selezionare un creator e poi sottoscrivere un abbonamento per visualizzare solo i suoi contenuti, chiaramente pagando una sorta di canone mensile. Per il momento, però, non è stato rivelato alcun dettaglio in merito all’importo che si dovrà sborsare per ciascun canale.

Così come non è stata divulgata alcuna informazione in merito alla disponibilità di abbonamenti a pacchetto, come ad esempio quelli che si possono trovare su Twitch di Amazon.

I vantaggi di Channel Store

A quanto pare, questa nuova idea del colosso dello streaming conviene un po’ a tutti. La stessa soluzione, sulla piattaforma di Twitch presenta un funzionamento perfetto, ma è altrettanto vero, al contempo, che tutti coloro che hanno già sottoscritto un abbonamento ad Amazon Prime possono attivare, invia del tutto gratuita, la sottoscrizione a uno dei vari canali Twitch. E, lo possono fare senza dover spendere un centesimo in più rispetto all’importo con cui si acquista Amazon Prime.

Alla base di tale soluzione c’è un’idea ben precisa, ovvero quella di trasformare, pian piano, YouTube alla stregua di un negozio di canali. Il motivo è semplice: ci sono decine di milioni di contenuti che possono essere oggetto di monetizzazione e sono a costo praticamente azzerato per questo colosso, dal momento che sono interamente di produzione dei vari creator. Quindi, è sufficiente realizzare e lanciare un portale di vendita dei vari abbonamenti e poi richiedere una percentuale di quanto introitato dai creator.

In tanti si chiedono, però, quale potrebbe essere il costo da pagare per l’abbonamento a un canale su YouTube. Provando a pensare a Twitch, all’abbonamento a un canale Twitch serve sborsare 4.99 euro al mese. Attualmente, un abbonamento a YouTube Premium costa 11.99 euro al mese e comprende pure YouTube Music Premium.

Cristina Giordano
Cristina Giordanohttps://appuntisulblog.it/
Ciao a tutti, sono Cristina Giordano, una blogger che si occupa di moda, viaggi, tecnologia, alimentazione e benessere.

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Rita Caputo

Non ero a conoscenza di questo nuovo abbonamento… che dire.. ci penserò sicuramente!

Mara o

Mah non saprei devo pensarci anche se uso molto you tube per varie cose

Daiana Bianco

Cavoli! Non sapevo!
Ehmm, devo rifletterci, ma, …così, a caldo, non mi sembra una buona notizia. Ricavoli!

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